Intervista a Moreno “il Biondo” , co-fondatore di Extraliscio insieme a Mirco Mariani e Mauro Ferrara. Saranno in gara a Sanremo 2021 in compagnia di Davide Toffolo con il brano “Bianca Luce Nera” scritto da Mirco Mariani, Elisabetta Sgarbi e Pacifico.
Ciao Moreno, “Finalmente a Sanremo, raccontaci questa emozione!“
– Quella che sento io è una vittoria interiore, la vittoria di una carriera. la vittoria della musica che ho sempre suonato. Abbiamo vinto, abbiamo vinto con le nostre battaglie sui palchi con oltre 8.000 concerti fatti in 47 anni di carriera. Siamo arrivati primi al traguardo. Poi c’è la classifica che ci dirà cosa ne pensa una parte dell’Italia di noi. Ma per me lo slogan è vittoria… la vittoria che ho addosso. Su quel palco ho ricevuto questo… questa sensazione.
“Com’è salire sul palco di Sanremo? È la prima volta per te?“
– Salire sul palco di Sanremo è una grande emozione. Per quelli della mia generazione è sempre stato un obiettivo, un sogno che pensavo irrealizzabile. E’ la prima volta, naturalmente… all’età di 63 anni, sento una forte responsabilità. E’ il clarinetto in DO che sale sul palco, è la tradizione che sale sul palco, è il liscio. Sono consapevole che uno grande fortuna nel poterlo rappresentare. Sono felice di potere suonare il clarinetto in DO su quel palco.
“Come è nato Extraliscio?“
– Extraliscio è nato da un’intuizione di Riccarda Casadei che ha voluto un incontro negli uffici delle Edizioni Musicali Casadei Sonora, dove lei mi ha presentato Mirco Mariani. È nata subito la voglia e il desiderio di sperimentare qualcosa. Mirco mi ha incuriosito molto per il suo modo di vedere il liscio e il nostro mondo. Mi sono convinto che era l’idea giusta per mettere insieme le nostre esperienze. E da li è iniziato il nostro percorso.
“Moreno… Mirco Mariani è un personaggio incredibile, ma secondo te, c’è o ci fa?“
Mirco Mariani decisamente c’è! (ride…) non posso dire che questo e basta.
È una persona che sa quello che fa e sa di saperlo farlo bene, sa di conoscere le cose a cui si avvicina con la competenza giusta per poter affrontare qualsiasi situazione. Quando fa una cosa sa di poterla affrontare e fare bene. E poi… ha incontrato me… e quindi… (ride)
“Tu fai parte della Nazionale Italiana Cantanti da tanti anni. Come hanno reagito i tuoi colleghi quando hanno saputo che avresti partecipato al Festival di Sanremo?“
– Immediatamente dopo l’annuncio da parte di Amadeus della nostra presenza al Festival di Sanremo, ho ricevuto la telefonata di Gianni Morandi. Mi ha emozionato. Eravamo ancora li a Sanremo insieme a Elisabetta Sgarbi, Mirco Mariani, Mauro Ferrara e Eugenio Lio. Morandi mi ha fatto i complimenti sinceri, ha sottolineato il fatto di questa importante occasione, che me lo meritavo e che se lo meritava il mondo del ballo liscio. Successivamente ho avuto le telefonate di Pupo, Paolo Vallesi, Gianluca Pechini (il direttore della Nazionale Italiana Cantanti) e l’amico Nicola Penta, anche lui fa parte dell’entourage della squadra. Insomma è stato un momento molto bello. Mi sono sentito gratificato da queste telefonate.
“Se dovessi scegliere un’artista internazionale per fare un duetto con Extraliscio, chi sceglieresti?“
La mia scelta non può essere che Extra! E’ un artista che ritengo straordinario, adoro i suoi film, quindi non è solo un musicista ma è anche un regista. Adoro come suona lo strumento che suono io e quindi suona il clarinetto e lo suona in maniera extra, mandando a quel paese tutti i sistemi e le consuetudini legate a quello strumento.
Woody Allen. Mi piacerebbe fare un duetto con Woody Allen.
“Che cosa direbbe Secondo Casadei di Extraliscio?“
– Credo che Secondo Casadei potrebbe commentare in questa maniera:
“Eh! C’è del buono in Extraliscio” – Questa potrebbe essere la prima frase.
Poi sarebbe affascinato da questa vicinanza alle sue melodie, mi riferisco ad esempio al quel valzer intitolato “Casetta mia”, sembra un valzer di Secondo Casadei. E poi vedendoci a Sanremo direbbe: “Beh, ne abbiamo fatta di strada insieme…”
“Extraliscio è parte del film ‘Lei mi parla ancora’ di Pupi Avati“
– Tutto nasce dal desiderio Elisabetta Sgarbi di portare Extraliscio nel film che parla della storia d’amore di Giuseppe Sgarbi e Rina, genitori di Elisabetta. Il film è tratto dal libro “Lei mi parla ancora” di Giuseppe Sgarbi e diretto da Pupi Avati. Siamo stati anche invitati sul set durante le riprese e abbiamo ascoltato le nostre canzoni. È stato emozionante.
È stato altrettanto emozionante ricevere i complimenti per il nostro lavoro da Pupi Avati. Un orgoglio perchè per me, che suono il clarinetto in do, ricevere i complimenti di un jazzista – clarinettista che ha sempre amato il jazz (e molto meno il liscio), è stato importante.
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