Intervista: Elena Sama

NOME: Elena   
COGNOME:Sama
PROFESSIONE:dirigente aziendale   
CARATTERE: determinata e dolce!
SEGNI PARTICOLARI: ballerina…mancata! 
ELENA SAMA – PERSONAL ZUCCHERO

Ciao Elena, parlaci un po’ della tua azienda “Personal Zucchero”.
Personal Zucchero di Poggio Torriana nasce ormai 33 anni fa dall’’idea e dalla collaborazione di tre persone, amici, che cominciano a pensare al settore della distribuzione della bustina di zucchero. Allora le bustine di zucchero non erano obbligatorie, perché si usava normalmente utilizzare la zuccheriera. Lavorare sull’immagine, sulla personalizzazione non era un’esigenza richiesta e soprattutto non era stata pensata, per lo meno non era partita ancora cosi tanto sui mercati. Tanto che la nostra è stata una delle prime aziende a lavorare sulla personalizzazione delle bustine. 

A piccoli passi siamo partiti con un primo dipendente, avviando la distribuzione dello zucchero, la personalizzazione, le macchine di stampa fino ad ampliare la gamma oltre alla linea zucchero anche alla linea tavola, perché i clienti dell’azienda erano allora  soprattutto  bar ristoranti, hotel, coloro che potevano essere interessati  ad un prodotto personalizzato di immagine e di consumo. Una vera e propria sfida! Il mercato ha risposto bene, tanto che i soci hanno iniziato ad investire su tecniche di stampa.  

Personal Zucchero e il mondo del collezionismo.
Ci sono tanti appassionati  di collezionismo, persone che solitamente  collezionano  anche altre cose oltre le bustine di zucchero. Partecipiamo a fiere a cui abbiamo reso disponibili i nostri prodotti per essere in qualche modo presenti.
I temi e le grafiche sono accattivanti, stampate in serie, creando una vera e propria esclusività con tiratura limitata.

Come quella dedicata alla Romagna e al Maestro Secondo Casadei.
Questa idea  è nata proprio da una giornata che io  ho vissuto a Cesena,  partecipando alla Fiera  “Sono Romagnolo”  4 o 5 anni fa. In occasione  della mia passeggiata alla fiera ho notato  il banco della famiglia Casadei, ero curiosa di vedere che cosa proponeva lo stand “Casadei Sonora” e in effetti in quella giornata  c’era un’orchestra che suonava, per cui  era tutto inerente alla Romagna . L’occhio mi è caduto su una serie di stampe di cartoline, di mini poster molto belli e particolari, con la stampa color ruggine e il blu romagnolo  che contraddistingue a volte la nostra stampa, mi hanno così colpito queste immagini create appositamente con la figura del maestro e con elementi della nostra tradizione. Da lì l’idea emozionante di pensare ad una serie di bustine nuove legate al territorio  dove siamo cresciuti, alla mia terra, un omaggio a questo personaggio  che oggi come oggi  credo sia conosciuto in tutto il mondo per la canzone Romagna Mia. 

Un progetto che abbiamo potuto realizzare poi  con la collaborazione entusiasta e l’autorizzazione della sua famiglia. La linea “Romagna Mia “  comprende le bustine di zucchero, la tovaglietta, pensando ad un pranzo ad una cena con la piadina e salumi, e  il tovagliolo  a corredo,  e naturalmente a tutto ciò si possono abbinare tante altre cose  sempre con le stesse grafiche a seconda della richiesta dei clienti.

“Personal Zucchero” sponsor delle luminarie di Gatteo Mare.
Una bellissima iniziativa nata dall’idea di Tiziano Corbelli, chi le ha ideate, in collaborazione con il Comune. Contentissima di veder realizzate queste illuminazioni,  dedicate alla canzone “Romagna mia”. Abbiamo così ritenuto opportuno collaborare alla realizzazione per  onorare prima di tutto Secondo Casadei e per pubblicizzare gli articoli dedicati alla nostra terra, anche alla realizzazione del video che è stato realizzato per la canzone più popolare di questo grande personaggio.

Elena, oltre alla passione che hai per il tuo lavoro, per la nostra Romagna in generale,  ami il ballo?
A me piace ballare, amo la musica.  Se penso alla mia infanzia c’era proprio questo desiderio  di andare a ballare in un gruppo folk. I miei genitori  erano sempre molto   presi dal lavoro, la mentalità probabilmente era  diversa allora da oggi,  per cui questo è stato un desiderio che poi non è stato soddisfatto.  Sono figlia di  due persone molto semplici, figli della Romagna,  della terra, i miei nonni  erano contadini, per cui  diciamo che sono cresciuta  nell’aia  di casa dei nonni  dove si mangiava la piadina, si giocava con i parenti ascoltando la musica. Le occasioni di festa erano sempre  comunque accompagnate  da musica romagnola. In questo periodo  di lokdown   – vi confido questa cosa molto bella – mio babbo si è creato  nella mansarda  una sorta di  scuola di ballo per muoversi un po’,  per sopperire a questa mancanza  dell’uscire, del condividere il ballo; davanti ad uno specchio  prova i suoi passi , mette su la musica… questa cosa mi riempie di  tenerezza, perché vedo in lui questa gran voglia di  ballare! 

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